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'Corruzione', Cota respinge le dimissioni di Giordano

giordano massimoTORINO 19 feb (Però Torino) – E' caos in Regione, con dimissioni date e poi respinte, e l'opposizione che chiede all'intera Giunta un passo indietro.

 

L'assessore allo Sviluppo economico piemontese, Massimo Giordano, è infatti indagato per corruzione e la guardia di finanza e la polizia questa mattina, 19 febbraio, hanno perquisito la sua casa di Novara e gli uffici di Novara e Torino.

 

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"Sono assolutamente sereno, non ho nulla da nascondere né da temere", ha dichiarato in una nota Giordano. "Ho sempre interpretato la carriera politica come un impegno in favore della mia gente e del nostro territorio e proprio per questo non ho alcun motivo di preoccupazione. Con la stessa serenità prendo atto che non sussistono più le condizioni per proseguire con la mia attività amministrativa".

 

Giordano ha quindi rassegnato le deleghe al presidente della Regione, Roberto Cota che però le ha respinte al mittente.

 

"Ho sentito oggi l'assessore Giordano, che è scosso per quanto accaduto. Mi ha confermato la sua estraneità ai fatti. Confermo la fiducia in lui e respingo le dimissioni", ha risposto il Governatore sempre in una nota.

 

Intanto l'opposizione è passata all'attacco. Monica Cerutti, consigliera regionale di Sel, commenta: "Siamo di fronte all'operato una Giunta completamente inaffidabile esposta evidentemente ad una illegittimità sostanziale. Attendiamo le dimissioni del presidente Cota".

 

"Le dimissioni dell'assessore Giordano non bastano. Tutta la Giunta deve lasciare l'incarico per andare ad elezioni alla prima tornata utile. È l'unica soluzione per salvare il Piemonte ormai affossato da questa maggioranza", ha invece dichiarato Andrea Buquicchio, capogruppo IdV al Consiglio regionale del Piemonte.

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