TORINO 9 nov (Però Torino) - Avrebbe potuto essere il giorno di una storica vittoria, è stato quello dell'ennesima sconfitta.
Niente da fare per l'Italia nel primo test match di novembre contro l'Australia, capace di imporsi in rimonta 50-20 all'Olimpico di Torino.

Gli uomini di Brunel, portatisi nei primi minuti su un illusorio 10-0, hanno subito le folate offensive dei Wallabies, tornati a dare spettacolo dopo un "Quattro Nazioni" con Nuova Zelanda, Sudafrica e Argentina da dimenticare.
Sette mete a tre il bilancio finale, con Cittadini e Allan che nel finale hanno reso un po' meno pesante il passivo.
Sabato prossimo, a Cremona, la sfida con le Isole Fiji, sabato 23 l'incontro all'Olimpico di Roma con l'Argentina.
Jacques Brunel non può essere soddisfatto dell'Italia: "Avevo detto che la difesa sarebbe stato il reparto chiave per questa partita, non siamo stati ad un livello tale da competere con gli australiani".
"Abbiamo commesso errori individuali e collettivi, troppi per poter mettere in difficoltà i Wallabies. Non c'è un perchè. Abbiamo lasciato la squadra avversaria in soprannumero, sbagliando placcaggi anche se conoscevamo la loro qualità" ancora il Ct azzurro.
"A caldo è difficile fare l'analisi della partita, il risultato è molto pesante e bisogna dire brava all'Australia, che ha giocatori di qualità. Ci hanno dato 50 punti e hanno grandi individualità. Noi abbiamo facilitato il loro lavoro in almeno un paio di mete. Abbiamo iniziato con la volontà di fare una difesa più aggressiva, ma non serve se poi nell'uno contro perdiamo, subendo i loro attacchi": questa l'analisi del capitano Sergio Parisse.
Già proiettato alla prossima sfida: "Fiji? Inizieramo a lavorare la prossima settimana ma sarà dura".

Mario Bocchio

Fotografie di Manuela Savini