Toro, giallo Antenucci. Però ora spunta Izco
Categoria: Calciomercato Pubblicato Domenica, 02 Maggio 2010 20:37 Scritto da Tuttosport
TORINO, 24 giugno - Giallo Antenucci. Con espressione serena e serafica, ai microfoni di Sky Sport 24, l’ad del Catania Pietro Lo Monaco nel pomeriggio di ieri annunciava l’avvenuta intesa col Torino per il definitivo passaggio di Mirco Antenucci al club granata. «Ci siamo accordati, l’affare è fatto». Senonché, a tarda notte di ieri sera, l’affare era ancora da fare. Come su un tavolo da poker, anche il bluff è una sottile strategia. Gli scenari restano apertissimi, anche perché quasi tutti gli addetti ai lavori che non vivono a Milano hanno preso come domicilio una camera all’Hilton, e ciò consente di lavorare lontano dai fari dei riflettori mediatici, e soprattutto pure di notte. E’ sempre così, alla vigilia delle importanti scadenze di mercato: ci sono settimane intere per raggiungere intese, e invece more solito si attende l’ultimo minuto. E’ una mossa speculativa per ammorbidire le valutazioni e abbassare i prezzi.
BUSTE: NIENTE PAURA - Stamane, con poche ore di sonno alle spalle, Lo Monaco da una parte e Cairoe Petrachi dall’altra potrebbero già aver trovato una reale intesa cosiccome scoprirsi ancora distanti, e quindi arrivare alla disfida delle buste. Dove, chi offrirà di più tra Catania e Torino, riscatterà tutto il cartellino di Antenucci. Lo Monaco non pare disposto ad accordare ulteriori sconti, pensando di aver già trattato il Toro con guanti bianchi, aggiornando le sue richieste dal milione e 700 mila euro iniziale a 1,3 milioni. I granata hanno rilanciato allargando il fronte delle operazioni: e nell’ambito della trattativa per Antenucci, Cairo e Petrachi hanno chiesto Marchese, Sciacca e, soprattutto, l’esterno Izco. I primi due (terzino sinistro e centrocampista centrale) potrebbero arrivare in prestito (con eventuale diritto di riscatto). Per l’argentino, invece, servono altri soldi: richiesta di partenza, almeno 1,5 milioni per la comproprietà. Inutile dire che per il Toro la quotazione di Izco è più bassa. Lo Monaco ha così rilanciato: «Ora chiudiamo Antenucci, poi avremo tutto il tempo per fare il resto». Ma i granata, sino a ieri notte, privilegiavano una trattativa più composita. Ancora il Catania: «Se volete Antenucci, il prezzo è 1,3 milioni, non un centesimo di meno». E dal Toro una secca replica, quasi a dire: noi non abbiamo certo paura di andare alle buste.
RAPPORTI - Certamente la mancanza di intese per Antenucci, indipendentemente dall’epilogo delle buste, non agevolerebbe una collaborazione tra i due club. Che invece potrebbe decollare a fronte di un avvicinamento in extremis, dopo settimane di inutili trattative. E’ anche una questione di rapporti, dove il Torino - peraltro - attualmente non può contare su solide alleanze o affidabili e concrete amicizie. Risulta che ieri sera anche il Genoa fosse avvelenato nei confronti dei granata, rei di non aver definito il passaggio di Meggiorini come da precedenti intese. Senonché Cairo e Petrachi hanno semplicemernte chiesto di differire di qualche giorno l’operazione, rinviandola all’inizio della prossima settimana: mica per altro, ma oggi dovranno decidere il futuro di Antenucci, Iunco e Malonga, sicché prima di ingaggiare un altro attaccante dovranno capire chi dei suddetti resterà al Toro e chi, invece, finirà altrove. A margine resta una considerazione di fondo del Catania che oggettivamente ha una sua validità. L’assunto è: se il Torino ha speso 1,2 milioni di euro per la metà di Ebagua, come può ora considerare eccessiva la valutazione di Antenucci di 1,3 per l’altro 50% del cartellino?
RUBIN E IL PARMA - La realtà è che ciascuno gioca la propria partita, e sul mercato - come in campo - le botte si danno e si prendono. Chi compra, è del tutto naturale, cerca di tirare quanto più possibile la corda: i soldi risparmiati sono tutti guadagnati. Il Parma, tanto per fare un esempio di giornata, è tornato alla carica per Rubin, intavolando però un pour parler sul prestito. E dal Torino hanno obiettato che a queste condizioni non avrebbe alcun senso privarsi del terzino: quantomeno, insomma, il Parma dovrebbe prospettare l’ipotesi di un prestito oneroso, con eventuale diritto di riscatto. Il bello della vicenda è che il manager di Rubin è lo stesso di Meggiorini, Strasser e altri giocatori che al Toro interessano, e non poco. Anche questi sono intrecci di mercato, variabili da considerare.
STEFANO LANZO
PIERO VENERA
PIERO VENERA