TORINO 2 mar (Però Torino) – Dunque, è finita in parità la sfida al vertice tra Napoli e Juventus al San Paolo. Le due squadre rimangono perciò staccate di 6 punti l'una dall'altra. Entrambe nel primo tempo le due reti messe a segno, dal rientrante Chiellini dopo 10' di gioco e da Inler a pochi giri di orologio dall'intervallo.

Antonio Conte ha definito il pareggio "una prova di personalità e di carattere". Il tecnico juventino ha voluto sottolineare di aver "giocato in un clima infuocato".

"Siamo stati bravi a non perdere la calma e a restare in partita. Mancano però ancora 11 partite, tutto è aperto, dobbiamo pedalare a duemila per bissare quello che abbiamo fatto l'anno scorso".

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"L'obiettivo matematico è ancora lontano - ha concluso Conte -. 6 punti sono un buon vantaggio ma abbiamo ancora ostacoli duri, andare a Roma con la Lazio, a Milano con l'Inter, poi il Milan in casa, insomma non c'è più tempo per scherzare o passi falsi. C'è poi la Champions che ci porta via energie fisiche e nervose, per questo dobbiamo stare tutti a disposizione e sul pezzo".

Walter Mazzarri, il tecnico degli azzurri, da parte sua, non alza bandiare bianca: "Se ci credo a recuperare i 6 punti di svantaggio sulla Juventus? Se ci girano meglio le nostre capacità realizzative possiamo fare un filotto di 4-5 vittorie consecutive. A parte la partita con la Lazio, dove abbiamo preso più di quel che abbiamo fatto, abbiamo sempre meritato più dell'avversario, quindi ci crediamo ad arrivare il più in alto possibile".

Infine Chiellini: "Cavani? Tutto risolto. Quello che è successo si vede dalle immagini, poi gli ho parlato e alla fine è giusto così, che per 90 minuti ce le diamo, l'arbitro decide e poi, dopo, a fine partita, finisce tutto. Credo sia giusto così".
In questi termini il forte difensore bianconero e della Nazionale, che rientrava dopo un infortunio, ha commentato il "duello" con Edison Cavani che a fine primo tempo è sfociato in una violenta gomitata del Matador uruguaiano nei confronti dello stopper bianconero.

In fondo è anche il bello dello sport: le sfide dirette tra campioni come, darsele di santa ragione, tra virgolette, ma che poi far finire brutto in campo dopo il triplice fischio finale.

Mario Bocchio