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L’emozione di Quagliarella

QuaglierallaCopenaghenTORINO 3 ott (Però Torino) - Il pallone calciato dal dischetto al 94' pesava tantissimo per Fabio Quagliarella ma l'attaccante granata è rimasto freddo, glaciale, e il popolo granata può gioire. La vittoria meritata contro il Copenaghen lancia la squadra di Ventura in testa al girone insieme al Bruges a quota quattro punti. "L'importante era vincere, è capitato a me di tirare quel rigore al 94' - ha spiegato -. Una vittoria meritata tirando le somme. E' un rigore che ricorderò ben volentieri perché il rimo in Europa dopo 20 anni, una bella soddisfazione. Emozione forte, al 92', il primo gol in Europa, una bella gioia. La Nazionale? Normale che ci speri sempre, come tutti gli attaccanti. La concorrenza è spietata. La Juve? Ho fatto quattro anni stupendi, adesso ho la maglia del Toro e cerco di dare soddisfazione a società e tifosi. Il passaggio dalla Juve al Toro? Un ritorno alle origini, qui sono cresciuto calcisticamente e come uomo, sono sempre grato a loro".

Giampiero Ventura gongola dopo la vittoria del suo Torino sul Copenhagen: "E' stato un successo certamente meritato". "Vincere in questo modo senz'altro ci ha portato una grande gioia - l'ammissione del tecnico granata -, avevo accumulato tantissima tensione, che ho scaricato esultando alla grande. Abbiamo creato moltissime occasioni e messo in difficoltà una squadra che l'anno scorso ha partecipato alla Champions League. Stiamo migliorando, studiamo per diventare una grande squadra". E ancora una volta il suo Torino si è aggrappato a Fabio Quagliarella: "Ma non dite che dipendiamo da lui. Fra tre giorni giocheremo a Napoli, sarà una partita in cui senz'altro vorrà fare bene. Se giochiamo così possiamo mettere in difficoltà chiunque. Dopo due rigori sbagliati dovevamo segnare per forza o sarei morto in campo".

Mario Bocchio

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