Una volta la farmacia aveva la funzione principale di distribuire, oltre alle medicine, i profilattici. Che si trovavano anche al supermercato, ma ispiravano meno fiducia: un po’ per la cassiera, amica di famiglia, un po’ per la memoria di qualche compagno di scuola che anni prima si divertiva a bucare le confezioni con degli spilli.
Ora hai voglia a trovare i profilattici, sugli scaffali di quei piccoli centri commerciali che sono diventate le farmacie.
All’ingresso, i giochi per bambini. Poco oltre, la parte dedicata al corpo, con prodotti sorprendenti: al posto del bagnoschiuma c’è “l’elisir” da bagno alla rosa centifolia, esiste un deodorante dedicato alle pelli depilate, il detergente intimo si suddivide in “rinfrescante”, “attivo” e “dermoliquido” (alla pelle liquida?).

Il borotalco per il popò degli infanti diventa “la polvere aspersoria”. Transiti tra la crema antismagliature, lo shampoo per il trattamento anticaduta e il pulisci-dentiera, e ti fermi davanti alla crema antirilassamento. Antirilassamento? E scopri con sollievo che non si tratta di una crema per aumentare lo stress, ma semplicemente per mantenere sode le pelli che invecchiano.

Superando una decina di tipologie di fili interdentali, ti dici che i profilattici da qualche parte dovranno pur esserci. Ed ecco invece aprirsi l’angolo della cosmetica, con tanto di consulente dedicato. Lo schivi, oltrepassando una serie di polveri da ingerire per disturbi intestinali e qualche dentifricio, e la cassa è oramai a due passi, accanto al banco frigo - uno scaffale a dieci ripiani colmo di crostini biologici, zuppa al gusto di verdura (ma solo “al gusto”), un misterioso flaconcino di glucomannano e delle confezioni di snack al sapore di pizza.

Ma i profilattici non ci sono, nemmeno sul bancone, dove una volta potevi scegliere facendo finta di attendere il tuo turno.
Tocca chiederlo, senza girarci troppo intorno, altrimenti potresti cedere alla tentazione di sapere che cos’è il glucomannano e impelagarti in una discussione che smascheri la tua ignoranza su aloe vera e grani di loto blu.
“I profilattici? Dietro la porta d’ingresso, vicino ai giochi per bambini”. Logico, perché non ci hai pensato prima? Tipologie esposte: tre. Se non ti piacciono, hai poco da scegliere.
Quattro i prodotti nell’erogatore automatico all’esterno. E qualche metro più in là, nel distributore del tabaccaio le marche di sigarette si affollano in tre file da tredici.

Mi verrebbe da sperare che si tratti solo della crisi delle catene di distribuzione, quell’ampliamento della linea di prodotti che porterà all’acquisto del merluzzo surgelato in edicola.
Chissà dove si comprano adesso i profilattici: dal panettiere? E l’anello stimolante, accanto alle caramelle dal tabaccaio?

Sorge il sospetto che, mentre dilapidiamo buste paga in articoli dagli ingredienti esotici per farci più belli, l’atto sessuale stia diventando sempre più sporadico.
Saranno questi prodotti a coprire l’odore degli ormoni?