Secondo pensiero. Non mi è chiaro come si potrebbe volere un bambino a priori. Come semplice gesto egoistico – procreare per contrastare la morte, per sentirsi vivi, per sentirsi utili. Prima di valutare il nostro bisogno di un figlio, si dovrebbe, a mio parere, tenere conto del fatto che un bambino ha bisogno di un padre. Quindi, no, non voglio un bambino. Non a priori, non a tutti i costi, non a scapito della sua felicità, non senza il compagno giusto, non come atto di puro e semplice egoismo.
Terzo pensiero. Un bambino. Oddio, un altro? Potrei, tanto per provare il brivido una volta nella vita, avere un uomo? Ma uno che è uomo anche in posizione eretta, perché in orizzontale ci riescono tutti.