Errore
  • JLIB_FILESYSTEM_ERROR_PATH_IS_NOT_A_FOLDER_FOLDER
  • JLIB_FILESYSTEM_ERROR_PATH_IS_NOT_A_FOLDER_FILES
A+ A A-

Venerdì, 04 Maggio 2012 15:39

Christillin all'Egizio e le partite di giro In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

christillinDa Torinese, non mi scandalizzo che la Presidenza del Museo Egizio sia passata "immediatamente" da Alain Elkann (raggiunto il limite dei mandati) a Evelina Christillin. Forse, ad essere pignoli, si poteva evitare di dare questa impressione proprietaria delle istituzioni, con la scelta caduta "naturalmente" dall'uno all'altra. Quasi con le modalità in cui, in altri tempi, un piccolo feudo sarebbe andato al ramo cadetto quando la linea titolare della dinastia si estingueva.

Un poco di forma non guasterebbe. Specialmente per una élite che si vorrebbe elegante nella discrezione sabauda, sobria e internazionale (ché poi cadiamo sempre nel raggio di un chilometro dalla precollina torinese).

Resto un po' perplesso sulle ragioni ("per le sue straordinarie capacità di fundraising" ) per le quali il ministro Ornaghi ha nominato Evelina Christillin alla presidenza del Museo Egizio. La Christillin avrà molte qualità, ma le sue passate esperienze non la consegnano certo alle cronache come un mago del fundraising, in grado di risolvere le difficoltà del pubblico con la generosa partecipazioni dei privati:

• Il Comitato olimpico Toroc (di cui era Vice Presidente) fu l'unico caso nella storia recente in cui i governanti della sede ospite (Chiamparino e Ghigo) dovettero attivarsi direttamente, al posto del Comitato promotore, per trovare sponsor. A diciotto mesi dalla data di apertura dei giochi la copertura delle sponsorizzazioni, affidata al Toroc, era inferiore al 30% del preventivo indicato nel dossier CIO. E' nota peraltro la tormentata vicenda finanziaria del comitato olimpico, passato attraverso successivi commissariamenti (battezzati "cabina di regia"), fino all'ultimo salvataggio finanziario operato dal Governo Berlusconi e affidato all'allora sottosegretario Mario Pescante. Vicenda conclusasi con il maxifallimento della società consortile cui erano stati caricati i debiti con i fornitori locali.

• In opposizione al Teatro Regio (che almeno vanta qualche produzione in attivo), la Fondazione Teatro Stabile, sotto la presidenza Christillin, si è segnalata per una totale dipendenza dai fondi di dotazione stanziati annualmente da Comune, Provincia, Regione e dalle quote FUS. Ne fanno testimonianza le dichiarazioni della Christillin alle commissioni cultura degli Enti Locali.

Se poi l'idea di fundraising del Ministro Ornaghi è quella espressa nell'intervista ("I fondatori diversi dallo Stato - Regione, Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo e altri privati - contribuiscono alla copertura delle spese di funzionamento"), allora la Christillin effettivamente è la persona giusta: per prendere soldi pubblici, provenienti dal contribuente, con etichette diverse.

Nel resto del mondo, il fundraising è l'attività di raccolta finanziamenti privati.

Il Museo Egizio di Torino è il secondo al mondo per volume delle collezioni e tra i primi per visitatori (insieme a Londra, Parigi e Cairo, quest'ultimo penalizzato dalle recenti vicende politiche). Una tale posizione richiede davvero o un fundraiser eccezionale (in grado di agganciare, ad esempio, una società globale con cui si concordano operazioni di branding condizionate a investimenti importanti), o magari un esperto scientifico che possa integrare il Museo in una offerta culturale e formativa di Torino, globalmente competitiva.

Evelina Christillin non corrisponde ad alcuno dei profili possibili. Tranne quello del gestore di partite di giro dei fondi pubblici, incluso (ci mancherebbe altro) un non indifferente stipendio.

Ultima modifica il Sabato, 26 Maggio 2012 20:33
Ferdinando Ventriglia

Mezzo Gaudio

-->